Gli ordini dei medici calabresi rispondono al Sindaco di Cascina

 

 Condividiamo con gli amici calabresi, di Esperia,  la dura risposta degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri  delle 5 Provincie Calabresi alle affermazioni del Sindaco di Cascina .
Per sindaco leghista i medici del Sud sono “scarsi”. Dura risposta degli ordini calabresi –
Lamezia Terme-
 I Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri delle 5 Provincie Calabresi
“esprimono il loro sdegno per le inaccettabili e farneticanti tesi espresse dalla Sig.ra Susanna Ceccardi, intervenuta, nella sua veste di Sindaco della Città  di Cascina, nella trasmissione di approfondimento giornalistico “AGORA”, andata in onda su RAI 3 il 12.12.2017, secondo la quale i medici calabresi dovrebbero essere pagati di meno dei colleghi che operano in altre Regioni d’Italia, perchè meno bravi”.
Lo si legge in una nota firmata Dott. Eugenio Corcioni – Presidente Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri -“ Cosenza, Dott. Vincenzo Ciconte – Presidente Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri – Catanzaro, Dott. Pasquale Veneziano- Presidente Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri – Reggio Calabria, Dott. Enrico Ciliberto – Presidente Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri – Crotone e Dott. Antonino Maglia – Presidente Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri – Vibo Valentia.
“L’offensività , la stupidità  e la rozzezza di una tale tesi – aggiungono – è in re ipsa e non meriterebbe di essere commentata, se non fosse stata espressa in una trasmissione giornalistica di punta del servizio televisivo pubblico nazionale. Nessuno vuole qui negare i problemi che investono il servizio sanitario della Calabria, ma di questo stato di fatto i medici sono innanzitutto vittime.
In realtà , in una situazione di generale sfascio, è solo grazie all’ abnegazione, alla professionalità  ed al senso di responsabilità  degli operatori sanitari se, oggi, possiamo ancora parlare di servizi sanitari, comunque, erogati in Calabria.
Anni di gestione commissariale, con blocco delle assunzioni, hanno ridotto al lumicino gli organici, cosicchè, oggi, sempre meno medici si trovano a combattere da soli in strutture complesse, cercando di rispondere al meglio delle loro possibilità  alle richieste di salute che arrivano dai pazienti. Il tutto in strutture sempre più fatiscenti, in cui gli investimenti tecnologici sono chimere. E per questo dovrebbero essere penalizzati?
In realtà , medici che, in questa situazione di disorganizzazione totale, riescono, comunque, a curare i malati dovrebbero essere premiati, perché  portatori di professionalità  e di valori fuori dal comune. Medici che, infatti, quando si trasferiscono in altre realtà , meglio organizzate e gestite, si dimostrano, sempre e subito, all’altezza dei compiti che sono chiamati a svolgere, per la loro invidiabile preparazione e professionalità .
Quanto, infine, ai presunti casi di errori medici, è solo il caso di evidenziare che i dati smentiscono la favola secondo la quale i medici calabresi sarebbero autori di errori professionali in misura maggiore di altre realtà .
Fermo restando che quando errori vengono acclarati, vanno perseguiti e puniti, i dati dicono, infatti, che, pur nelle condizioni date e sopra evidenziate, i casi di errori professionali da parte dei Medici calabresi non differiscono dalla media nazionale.
Solo che per i populisti, in cerca di visibilità  e voti  – proseguono i presidenti degli ordini dei medici -l’errore del medico calabrese fa più notizia, perché  i medici calabresi non hanno santi in paradiso e non hanno apparati economici, politici ed informativi che li tutelano, come, invece, avviene, in tante altre realtà .
Tutto ciò è inaccettabile ed è con meraviglia e rammarico che abbiamo preso atto che un siffatto becero attacco sia stato consentito su RAI 3, in una trasmissione di approfondimento giornalistico di spessore quale “AGORA”.
Naturalmente gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Calabria stanno valutando ogni ipotesi percorribile per tutelare, in ogni sede competente, istituzionale, civile e penale, la dignità  e le professionalità  dei Medici Calabresi”.
Esperia

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