Paolo Guido, il procuratore cosentino che ha “catturato” Matteo Messina Denaro

La Calabria nel cuore. E’ cosentino il procuratore aggiunto che ha coordinato le indagini per la cattura di Matteo Messina Denaro.

Arresto

Le prime parole di Guido

“Il risultato giunge dopo anni di grande impegno e di indagini di questo ufficio e delle forze di polizia che hanno prosciugato la rete dei suoi favoreggiatori del boss. Il risultato è anche arrivato grazie ad un difficile coordinamento tra le forze di polizia che in questo momento devono essere tutte ringraziate” ha commentato stamani il procuratore aggiunto Paolo Guido che ha coordinato le indagini con il procuratore Maurizio de Lucia.

Guido, 56 anni, cosentino, in magistratura dal 1995, aveva il coordinamento delle indagini sulla mafia trapanese ed agrigentina. Una grandissima esperienza di indagini di mafia, per anni sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia, Guido dal 2017 aveva la delega sulle indagini per la cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro. Il magistrato è molto legato alla sua terra di origine e, compatibilmente con gli impegni di lavoro, torna volentieri nella sua città dove vivono i suoi familiari ed i tanti amici di infanzia e di studi universitari. Ha vissuto la sua giovinezza a Cosenza. Studente al liceo scientifico Fermi si è poi trasferito a Roma per seguire il corso di laurea in Giurisprudenza. Laureatosi a pieni voti ha vinto il concorso in magistratura, venendo assegnato prima per l’uditorato nella Capitale e poi a Palermo. A Cosenza torna durante le festività e in estate per ritrovare parenti e amici. È padre di due figlie. Matteo Messina Denaro è stato ricercato a più riprese in n Calabria: nel 2013 le squadre mobili di Trapani e Palermo effettuarono perquisizioni nell’area urbana di Cosenza senza esito. Dei rapporti tra il superboss e le cosche locali ha parlato il pentito Luigi Paternuosto.

Esperia

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