Della Grotta di San Gregorio e non solo: le meraviglie di Stalettì

Sarà stato in una chiara mattina, mentre i capperi profumavano al sole, o durante una fresca notte estiva, che una cassa di piombo, dolcemente sospinta da mani angeliche, approdò in una grotta della spiaggia di Caminia?
La leggenda vuole che nella cassa fossero contenute le sante reliquie di Gregorio Taumaturgo, vescovo di Neocesarea del Ponto, l’attuale Niksar in Turchia, abbandonate al mare durante l’iconoclastia dell’VIII secolo. E per questo San Gregorio è il patrono di Stalettì, come di molte altre città del Sud Italia, pur non avendo in vita mai conosciuto la penisola.

Stalettì CZ Torrazzo 184La grotta di San Gregorio a Stalettì è forse più nota per essere una delle meraviglie naturali dell’incredibile Golfo di Squillaci, tra le zone di mare più belle e forse meno conosciute della nostra regione.

Parlare del mare e della natura incontaminata di Stelettì sarebbe facile e forse un po’ scontato. Quindi, casomai servissero, vi lasciamo altre buone motivazioni per una visita.

Prima di tutto il patrimonio architettonico: la Chiesa dell’Immacolata Concezione del XVI secolo o il Convento di San Gregorio Taumaturgo, eretto nell’XI secolo e oggi fiorente centro francescano. Così come i molti palazzetti nobiliari.
Già che ci siete, dedicatevi anche all’architettura quasi scomparsa e fate un salto al sito archeologico di Santa Maria del mare, che conserva i resti di una fortezza bizantina a pianta pentagonale.

Se poi avete la possibilità di scegliere le date della vostra visita, vi consigliamo di provare a farle coincidere con alcuni dei molti eventi folcloristici del paese. Durante la Pasqua ci sono interessanti tradizioni, come la “Chiamata” o la “Cumprunta”. Oppure andate il 17 novembre, per i festeggiamenti del Santo Patrono, così da visitare la storica fiera.

Inoltre, se siete molto pazienti, potete aspettare la suggestiva processione in cui la statua e la reliquia del Santo vengono portate, attraverso le frazioni di Coppanello e Caminia, fino alla Grotta dove arrivò più di 1300 anni fa.
La processione si tiene ogni 25 anni, l’ultima è stata a luglio 2011, fate voi i conti per la prossima.

Esperia

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