Il Bergamotto: orgoglio calabrese nel mondo

Tanto fresco il profumo quanto aspro il gusto, sembra un’arancia ma ha il colore del limone. Non è un indovinello, è il Bergamotto. Frutto speciale, unico ed esportato in tutto il mondo, orgoglio e vanto della Calabria.

BergamottiNEWLa sua origine e la sua definizione invero sono un po’ un indovinello. C’è chi giura che arrivò in Italia con Cristoforo Colombo dalle Canarie; chi lo fa provenire dalla Grecia; chi racconta che fu il Moro di Spagna a venderne un ramo per 18 scudi ai signori Valentino di Reggio Calabria che lo innestarono su un arancio amaro. Qualcuno ancora dice che sia nato e non si sia mai mosso dalla Calabria.
Per quanto riguarda il nome l’etimologia più accreditata lo fa derivare da Bergamundi [Pera del Signore], per la sua somiglianza con la pera bergamotta.

I naturalisti non sono neppure sicuri se sia una specie a sé stante o una sottospecie dell’arancio amaro.

Una storia così incerta ha però un presente (e un futuro) solido e sicuro.

Etichetta_1800_bergamotto_reggio_calabriaLa sua coltivazione è quasi esclusiva della costa ionica della provincia di Reggio Calabria, ma da qui raggiunge tutto il mondo, grazie alla fama del suo olio essenziale, meglio noto come essenza di bergamotto; molto usato in profumeria per la sua nota fresca come per le sue proprietà fissative.
E anche molto contraffatto, vista la produzione limitata spesso influenzata dalle condizioni meteorologiche. Il consorzio di tutela del Bergamotto, nasce nel 2007 proprio per proteggere l’originalità del prodotto e onorare il lavoro dei coltivatori calabresi.

Ma il Bergamotto non è solo un profumo, il frutto porta anche molti altri benefici.
Di gola, in senso metaforico, grazie alle scorzette candite, al liquore ricavato dall’infusione della buccia e ai molti utilizzi per gelati, dolci e non solo.
Ma di gola anche in senso reale: il bergamotto è un balsamico delle vie respiratorie, oltre ad avere proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e disinfettanti.
Le virtù benefiche del frutto calabrese, però, non finiscono qua. Una recente ricerca dell’università della Magna Grecia di Catanzaro ha dimostrato che gli enzimi HMGF, presenti nel Bergamotto, hanno la stessa azione delle statine, senza le loro controindicazioni. Infatti il frutto contribuisce alla riduzione del colesterolo LCL, e nell’aumento di quello HDL, anche noto come colesterolo buono.

Il presidente provoca la nostra invidia raccontandoci di essere cresciuto con l’essenza di Bergamotto nelle narici, e voi? Avete ricordi legati a questo speciale frutto calabrese? Raccontateceli.

Esperia

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